Videosorveglianza: quando è obbligatorio il cartello e cosa deve riportare?

In Come scegliere i sistemi di videosorveglianza e sicurezza di Net-Store.it

La videosorveglianza è regolata da una serie di leggi atte a garantire la privacy dei soggetti inquadrati dalle lenti delle telecamere: le inquadrature risultano di fatto dei dati personali e vanno trattati secondo le normative vigenti.

Videosorveglianza: uso pubblico o privato?

In via generale, l’utilizzo di impianti di videosorveglianza su un suolo privato non sono soggette a grosse limitazioni, a patto che le inquadrature siano circoscritte alle aree private e non sforino su strade e luoghi pubblici: in questo caso sarà necessario chiedere un’autorizzazione alle autorità di polizia. Quando la videosorveglianza avviene all’interno di un’azienda è necessario segnalare la presenza delle videocamere con un cartello apposito.

Il cartello della videosorveglianza

Il cartello informativo per gli impianti di videosorveglianza deve soddisfare alcuni requisiti fondamentali, pena una sanzione amministrativa da 6.000 a 36.000€. Il cartello deve essere posizionato in modo da anticipare la presenza delle telecamere ancora prima di entrarne nel raggio d’azione. Nel caso di impianti con più telecamere, potrebbe essere necessario installare più cartelli.

Un’altra caratteristica importante è la sua corretta compilazione, in quanto deve riportare i dati dell’ente che si occupa di trattare i dati e rimandare ad un testo completo disponibile a tutti gli interessati. Tra le varie informazioni da segnalare, deve esserci anche un’indicazione di un eventuale collegamento diretto alle Forze dell’Ordine, questo fattibile anche attraverso un’icona esemplificativa.

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